mercoledì 8 gennaio 2014

Uno studio pieno di luce.

Lo studio, una parola che racchiude un mondo, il nostro mondo di studenti e non solo. Un mondo che molto spesso viviamo male. Ci costringiamo a stare con la testa fra i libri, a memorizzare parole fissate sulla carta, a ripetere concetti espressi da altri. Ci dimentichiamo che lo studio è dinamico, vivo e che agisce in noi. E' l'incontro tra quello che viviamo e quello che vivremo, perché tutto si trasforma acquisendo una nuova prospettiva, e dalla potenza, da quello che leggiamo sulla carta, diventa atto, diventa Vita. L’esperienza che viviamo nel quotidiano andrebbe affrontata con dedizione e passione, quella passione che si dovrebbe respirare ogni volta che si fanno cose belle. Essa nasce dal toccare con mano, dalla comprensione che quel concetto a cui ci stiamo affacciando non è astratto, ma è realtà viva e affascinante. Ciò che studiamo è lo strumento con cui forgiare la nostra opera d'arte, l'opera d'arte della nostra vita, che, grazie alle nostre energie, sarà di un materiale solido in grado di non essere scalfito dalle difficoltà, dai dubbi, dai problemi che di certo non mancano né mancheranno mai. Lo studio vissuto bene non è fine a se stesso, ma deve essere rivolto verso un obiettivo che includa gli altri, che sia a favore della vita, una vita bella per noi e per gli altri. Nulla di ciò che studiamo si perde, ma matura in noi, ci rende unici e ci permette di uscire dagli schemi, di pensare con la nostra testa. In questa ricerca della Verità non ci deve abbandonare la tenacia, affinché riusciamo ad avvicinarci sempre più alla conoscenza, ovunque essa si trovi. Ed è proprio perché lo studio è incontro che bisogna ricercare la condivisione con gli altri, soprattutto nei momenti di stanchezza e difficoltà, perché è grazie agli altri che l'elaborazione viene facilitata e la fiamma ravvivata.
Tuttavia la passione che contribuisce a renderci unici e a farci agire fuori dagli schemi non ci deve rendere solo assetati di conoscenza, ma deve essere guidata anch'essa dalla luce della Verità. Questo non significa che penseremo di possedere la verità, ma che agiremo in modo tale da trovarci in condizione di ricercarla liberamente, giorno per giorno, avendo quella fede, che ci assicura la sua esistenza, senza la quale nulla avrebbe più senso.


Lucia Musumano

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